L’Alpe di Siusi - un autentico paradiso per escursionisti!

Dall’albergo Schwarzer Adler si raggiunge la cabinovia (7 minuti a piedi) che in soli 15 minuti porta nel paradiso dolomitico dell’Alpe di Siusi. Le possibilità di svago in questo idillio della natura sono infinite: troverete 300 km di percorsi, tracciati per il nordic walking, ferrate e sentieri in alta montagna, da esplorare da soli o accompagnati da guide locali esperte.

Nella nostra biblioteca troverete un’ampia scelta di pubblicazioni con itinerari per gite ed escursioni. Vi aiutiamo volentieri nella ricerca di una gita su misura! Per le escursioni più impegnative in alta montagna potrete noleggiare gratuitamente uno zaino tecnico, racchette e thermos.

Approfittate della nostra guida esperta per andare alla scoperta del magico mondo delle Dolomiti.

Programma

Persone fanno un escursione sull'Alpe di Siusi autunnale
L'Alpe di Siusi in autunno
Raponzolo di roccia
Escursionista sulla via ferrata Maximilian sull'Alpe di Siusi
In cammino sulla via ferrata Maximilian

Le nostre proposte:

Siusi: Anello di Laranza (giro grande)

Da Siusi si sale fino alla chiesetta di S. Valentino e alle case Zonner/Singer, si attraversa la strada provinciale per l’Alpe di Siusi e poi si passeggia piacevolmente sui prati fino a un antico cimitero pagano (1155 m). Un’ampia passeggiata prosegue fino al maso Kachler, porta oltre il maso Stampfeter e arriva alla strada per Castelrotto. Attraversando la strada si prosegue fino alla bella zona dei masi Lanzin (sentiero 5). Dopo l’ultimo di questi masi, il maso Außerlanziner, si prosegue ancora su un tratto pianeggiante verso ovest. Il sentiero n. 5 continua sulla sinistra e si addentra in un bosco di pini che copre l’ampia placca di porfido del colle Laranz (rilievo più alto: 1191 m), già abitato in tempi remoti. Qui si sono trovate molte tracce di insediamenti fortificati. Una rete di mille sentieri e viottoli attraversano la cima; il sentiero n. 5 si snoda nei pressi del limitare occidentale della placca di porfido di Laranz attraverso un bosco rado e ombroso con brevi tratti in salita e discesa.

 

Dopo mezz’ora il sentiero n. 5 porta verso destra a un bel punto panoramico sulla Königswarte, la “vedetta del re”, che offre una meravigliosa vista sulla rovina di Castel Aichach presso S. Osvaldo, S. Costantino e Fiè. Il ritorno costeggia il grande maso Laranz (1106 m) immerso solitario tra i prati e ristrutturato nel secolo scorso per servire da casino di caccia (merlature, cappella). Si giunge infine alla strada di Castelrotto che riporta a Siusi.

Segnavia su un albero
La chiesetta di San Valentino sopra Siusi allo Sciliar
La chiesetta di San Valentino sopra Siusi
Pannello Veduta del Re nel bosco di Laranza nei d'intorni di Siusi allo Sciliar

Alpe di Siusi: Alle panche delle streghe sulla Bullaccia (2174 m)

Scegliamo la via più breve e comoda e raggiungiamo il punto più elevato da sud, attraversando prati soleggiati. Ci aspetta una vista eccezionale, migliore di quelle che si vedono persino da alcune vette più alte.

 

Il giro parte dalla stazione a monte della cabinovia dell’Alpe di Siusi e sale per un ampio sentiero fino a giungere a una piccola altura (a sinistra sotto il sentiero si trova la baita Dibaita). A destra il cammino prosegue leggermente ripido attraverso i prati fino al rifugio Bullaccia (2119 m), poi verso nord tra i morbidi prati dell’alpe fino alla cresta della Bullaccia che termina in un crinale scosceso. Il sentiero si snoda lungo il crinale offrendo una vista spettacolare fino alle famose panche delle streghe, delle colonne di basalto di altezza decrescente formatesi a partire da lava in fase di lento raffreddamento. Si racconta che le streghe dello Sciliar si incontrassero qui per i loro sfrenati balli notturni con diavoli e demoni. Prima di lasciare la cresta si può gettare un ultimo sguardo sulle colonne di basalto del monte delle streghe. È comprensibile che queste formazioni, ben note in Islanda ma sconosciute nelle Dolomiti, risvegliassero la fantasia degli abitanti locali già in tempi antichi. Si attraversano altri prati verdi fino a raggiungere la bella baita Arnika vicino ad altri masi. Infine, si prosegue sul confine occidentale della Bullaccia attraverso un paesaggio incontaminato in cui si trovano qualche pino cembro, arbusti di ginepro, rododendri irsuti e anemoni alpine. Poco prima dell’Alpe di Siusi ritorniamo nel mondo moderno.

Cartelli escursionistici sull'Alpe di Siusi
Camminata il giro della Bullaccia sull'Alpe di Siusi
Panorama dalla Bullaccia

Girare in mountainbike sull'Alpe di Siusi

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